L'ascolto e l'annuncio sono autentici perché in Gesù si traducono in comportamenti di servizio, in opere di misericordia. Un gesto assume, più o meno valore, dalla motivazione che lo pone in essere, per cui un gesto può diventare un gesto salvifico, proprio in virtù del fatto che è mosso dall'unica legge dell'amore. Non v'è cosa che giustifichi un servizio gratuito se non l'amore e un amore appassionato come quello di Cristo, che è possibile contemplare sul volto e sui simboli del Crocefisso dell'Amore Misericordioso. E' lì, nel fissare quel volto, che si comprende, come dice la Madre Speranza, il linguaggio dell'amore; è lì che si comprende che "amare" vuol dire "servire", "dare la vita", "morire", "marcire" per generare. "Bussate, poveri, che sarete aiutati; bussate, afflitti, che sarete consolati; bussate, malati, che sarete assistiti; bussate, orfani, perché nelle Ancelle dell’Amore Misericordioso troverete delle Madri" (Madre Speranza)