Dio gradisce i sacrifici delle cose nella misura in cui l'uomo è disposto a sacrificare, in un atto libero di amore, ciò che gli è più caro, infatti il sacrificio a Dio gradito è l'obbedienza della fede, come l'obbedienza di Abramo con Isacco. La fede non è solo adesione dell'intelletto, ma anche amorosa docilità alla volontà di Cristo. "...Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome" (Rom 1, 5). E la Madre commenta: "... Fa, Gesù mio, che io possa giungere a tenere la mia carne soggetta alla ragione e che io non ami giammai niente e nessuno che costituisca un ostacolo alla completa unione col mio Dio, essendo sempre disposta a perdere ogni cosa piuttosto che offenderti o dispiacerti" (El pan 18, Hoy 2.3.1940).