"... Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua", dice Gesù. Seguire Cristo dove? per questa pista che è l'unica pista possibile per una sequela d'amore a Lui. Non c'è altra strada, per andare a lui, ogni altro cammino è un camminare illusorio; una cosa è certa: dopo la croce e la morte, ci attende la Resurrezione, perché il cammino del cristiano è un cammino pasquale, che nel produrre l'assimilazione a Cristo, si attua nell'itinerario che conduce progressivamente la creatura verso la sua vera identità, ovvero verso quel grado di santità voluto da Dio per ciascuno di noi, rivelando, in tal modo, l'infinita capacità creativa dell'Amore Misericordioso. E Madre Speranza riflette: "Oggi, Gesù mio, immersa la mia anima nel dolore ho dimenticato che per essere felice in questo esilio il migliore rimedio è l'amore alla croce, giacché è questa che mi rende più simile a Te... Fa, Gesù mio, che la mia anima si rallegri sempre nelle prove che Tu permetti per me e fa che la Tua bellezza, bontà e amore accendano nel mio cuore il fuoco bruciante del Tuo amore e aiutami perché giammai mi tiri indietro dinanzi agli sforzi necessari per giungere al grado di santità che tu mi chiedi" (El pan 18, Hoy 2.2.1940).