ROBERTO LANZA

 

"[…] ed Egli che è tutto Amore e Misericordia specialmente verso i Figli che soffrono, non mi lascia delusa e così vedo con gioia confortate tutte quelle anime che si affidano all’Amore Misericordioso"1. (Madre Speranza di Gesù)

I tempi difficili che stiamo vivendo ci confermano sempre più, oggi più che mai, che esiste la percezione che l’uomo abbia bisogno della grazia e del perdono. In questo contesto, l’annuncio del Giubileo 2025 si inserisce come un invito urgente alla riflessione, alla conversione e al ritorno alla misericordia divina. È sicuramente un "segno dei tempi" il fatto che l’idea della misericordia di Dio, diventi sempre più fondamentale e centrale nella nostra cultura. La misericordia di Dio è l’unica vera e ultima reazione efficace contro lo "strapotere" dell’egoismo personale, solo là dove c’è misericordia finisce la crudeltà, finiscono il male, l’egoismo e la guerra. Quasi per assurdo possiamo affermare, che l’uomo di oggi è ben cosciente delle sue ferite e della sua indegnità di fronte a Dio, egli pertanto, è come se fosse in attesa della misericordia. In ultima analisi sanno di aver bisogno della misericordia di Dio e della sua delicatezza: "[…] l’uomo ha intimamente bisogno di incontrarsi con la misericordia di Dio, oggi più che mai, per sentirsi radicalmente compreso nella debolezza della sua natura ferita e soprattutto per fare l’esperienza di quell’Amore Misericordioso che accoglie, vivifica e risuscita a vita nuova, dando così un senso all’esistenza umana"2.

 

È inutile negare che l’epoca che stiamo vivendo è caratterizzata da una cultura di morte, questa società odia la vita, oggi più che mai. Ogni giorno le tante notizie di cronaca ci mettono davanti ad un uomo che continuamente compie scelte di morte e non di vita, bruciando così le tappe della propria storia privandola della gioia e del senso del vivere.

 

Quale futuro e quali prospettive può avere una società basata sull’egoismo?

Per questo abbiamo bisogno di una nuova "riconciliazione", così come la sottolineava Giovanni Paolo II°: "In questi tempi particolarmente segnati dal male e nei quali l’uomo mette sé stesso al posto di Dio, il mondo ha bisogno di ascoltare con nuovo vigore il messaggio dell’amore misericordioso di Dio"3. "Il cuore del messaggio di Dio è la misericordia"4, è quanto affermava il Papa Francesco in un’omelia in occasione di una celebrazione eucaristica a Santa Marta. Allora si, che la misericordia può davvero diventare un "modo" nuovo di intendere la vita da parte dell’uomo contemporaneo. Il problema è che troppo spesso, anche in buona fede, si tende a confondere la misericordia di Dio con il buonismo degli uomini: misericordia è amore, è diventare dono, così come canta il salmista: "il Signore è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di gran bontà"5. Non è buonismo o filantropia, non è un atteggiamento generale di tolleranza, non è una specie di verniciatura di colore bianco che copre le nostre ingratitudini.

Non è solo perdono e non è solo pietà a buon mercato, misericordia è conoscere "il cuore stesso di Dio". È l’atto "ultimo e supremo" con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo, non è una dispensa dai comandamenti di Dio e dagli insegnamenti della Chiesa, è, invece, la forza della grazia per ristabilire in noi, dopo la caduta, la nostra "immagine" perfetta di figli. Ecco chi è Dio, un Dio che si commuove, perché vede che la miseria umana è senza via d’uscita, a volte senza una soluzione. Misericordia è la capacità di Dio di immedesimarsi maternamente nelle nostre situazioni, è la sua risposta alla nostra situazione di bisogno, di sofferenza, di colpa, di angoscia, di pericolo o di debolezza. Dire che Dio esercita la compassione o la misericordia, significa dire che Egli tiene conto della debolezza "strutturale" dell’uomo e agisce concretamente modificando la situazione negativa in cui si trova.

 

È molto di più della semplice commozione che proviamo noi quando ci vengono le lacrime agli occhi; è qualcosa che sconvolge dall’interno le viscere di una Madre, esprime un amore molto forte, un’emozione che raggiunge profondamente una persona e la coinvolge pienamente. Il Dio che Gesù è venuto a rivelarci non è come gli idoli che hanno bocca e non parlano, hanno mani e non toccano, hanno orecchi e non sentono, hanno occhi e non vedono, hanno piedi e non cammi­nano6. È un Padre che ci ripete di non avere paura, di non avere timore, Lui è con noi, tocca i nostri limiti e perciò non siamo soli. Forse noi pensiamo di non farcela, di non avere le forze sufficienti, ma Dio ci tiene per mano, sempre, ovunque e dovunque. Questo "richiamo" alla misericordia è diventato il programma di vita della Madre: "Quanto più un uomo è debole, povero e miserabile, tanta maggiore attrattiva Gesù sente per lui. Cioè, la sua misericordia è più grande, la sua bontà straordinaria; lo vediamo attendere o bussare alla porta di un’anima tiepida o colpevole"7.

 

Il ruolo profetico della Madre, tanto commentato e narrato, non nasce forse da questa esperienza e da questa rivelazione? Cosa è questo Amore Misericordioso?

 

Quando parliamo del Carisma dell’Amore Misericordioso, non stiamo facendo riferimento a una previsione del futuro o a una visione profetica, ma piuttosto a un messaggio che è essenziale per capire il momento storico che stiamo attraversando. Questo carisma, se così possiamo chiamarlo, è una parola sempre viva, che non smette mai di essere attuale, esso ci aiuta a percepire la presenza di Dio nella nostra vita quotidiana, soprattutto in un tempo in cui è difficile riconoscerla. La vita ci impone costantemente scelte, alcune delle quali sono difficili e dolorose, e non sempre sappiamo come affrontarle. Spesso ci sentiamo confusi, incapaci di vedere con chiarezza la strada da percorrere; per questo, è fondamentale fermarsi e riflettere, cercando di capire cosa Dio ci sta chiedendo in ogni situazione. Dobbiamo essere disposti a interrogarci, a metterci in ascolto, per rispondere con sincerità alle sfide che ci vengono presentate. La nostra chiamata è quella di essere testimoni autentici della misericordia, cercando di vivere una santità che sia radicata nella verità di Cristo, giorno dopo giorno.

 

L’amore misericordioso è la sola forza capace di cambiare il mondo!

Anche in questi nostri giorni, l’Amore Misericordioso si muove sulle strade degli uomini per incontrare tutti personalmente. La sua misericordia non ci umilia, denuncia e rimprovera senza creare distanze, senza far sanguinare, non si scandalizza della complessa povertà. Al contrario è un Dio sempre accogliente, aperto a tutti, pronto ad accogliere tutti con la pedagogia del suo amore qualunque sia stato il suo passato. Quando l’uomo fa esperienza di questa misericordia è come risorto a vita nuova, una vita diversa da quella precedente; Dio non teme di sporcarsi le mani o di contaminarsi, è sempre pronto ad iniziare, cercare, chiamare, sollecitare, rassicurare, proteggere. Prima ancora che venga fatta un’invocazione d’aiuto, prima che ci sia un minimo segnale di nostro ravvedimento, Lui è già sulla nostra strada per venirci incontro.

 

Il nuovo annuncio dell’Amore Misericordioso, ci dice che la redenzione è possibile, che è possibile un’altra esistenza che può portare frutti di speranza e di pace. Possiamo progettare il futuro in serenità e in pace, possiamo costruire nuovi ponti di riconciliazione, Dio è all’opera non per distruggere, ma per ricostruire, non per sradicare, ma per piantare. Questo Amore Misericordioso è la radice della buona novella, è il vangelo dell’Incontro, di un Dio che vuole incontrare la sua creatura. Gesù ha voluto rivestire la nostra condizione umana con il "vestito della misericordia", non è mai passato accanto al nostro dolore come un maestro assente e distratto. Ogni nostra preghiera di perdono non è mai caduta nel vuoto, ma ha squarciato il suo cuore così tanto da commuoverlo. Il Suo non è mai un appuntamento senza memoria o un incontro destinato a perdersi nell’oblio, anzi l’incontro resta incancellabile.

 

È l’oggi di Dio, perché un incontro che cambia la vita porta sempre una data, è un oggi del calendario ed è un presente della grazia, della misericordia. L’Amore Misericordioso non teme i nostri "colpi di testa", non si arrende di fronte alla catena interminabile delle nostre infedeltà, anzi più c’è miseria e più c’è un amore preferenziale, un amore che aiuta a ripartire sempre da zero. E’ un oggi che bisogna cogliere al volo, la salvezza accade oggi, succede ora, forse in questo momento stesso! Il mondo di oggi ha bisogno di questo Amore Misericordioso, bisogna riportare l’uomo a contatto con l’amore di Dio. Se vogliamo una società "viva", dobbiamo fare esperienza della misericordia di Dio. Ogni forma di rinnovamento, che sia sociale, personale, familiare o ecclesiale, trova la sua origine in questo: nell’acqua pura e cristallina dell’amore di Dio per ognuno di noi, un amore che si è rivelato pienamente in Gesù Cristo.

 

L’Amore Misericordioso di Dio diventa davvero un annuncio urgente!

 

Come concludere questa riflessione?

Fratello mio, hai un peso sulla coscienza che cerchi di dimenticare? Hai un peccato nascosto che tenti di seppellire? Un giudizio, un rancore, un tradimento. Non aver paura di lasciare che venga alla luce, anzi tiralo fuori tu, magari sono vent’anni che ti comprime il cuore e ti impedisce la libertà e la pace.

 

Il Signore ci ha condonato il debito, nulla più da restituire è tutto cancellato!

È questa l’esperienza cristiana da vivere, un condannato a morte al quale gli si sono spalancate le porte della cella ed è ormai libero, e chi non prova questa esperienza vive il proprio cristianesimo senza gioia, e quindi una vita senza frutto, sciapa e immersa nella mormorazione, tutta regole, e sforzi per compierle.

 

Accogli oggi il perdono per lo stesso peccato 70 volte 7!

Noi non abbiamo nessun debito da pagare, c’è solo da vivere fino in fondo il dono della misericordia di Dio. E ‘come se una persona dovesse lavorare tutta la vita per pagare ai genitori la vita perché è nato. La vita è un dono, l’amore di Dio è un dono, solo da vivere. Solo così si può essere riconciliati con Dio, e solo così si può trovare quello che in realtà stiamo cercando: la pienezza della vita. Il Carisma dell’Amore Misericordioso, una "lettera" di Cristo, composta non su tavole di pietra, "ma sulle tavole di carne dei cuori delle persone"8.

 

Amore Misericordioso, abbiamo bisogno del tuo aiuto, dacci la forza per cambiare, per salvare noi stessi e il futuro del nostro mondo. Lo vogliamo davvero?

 

Tu che hai letto queste righe, scendi subito. Dici a me? Conosci il mio nome! Scendi subito! Oggi devo fermarmi da te. Ma certo! Era quello che sognavo. Gesù, sono onorato di averti a casa mia. Ora posso cambiare. Potrò guardare tutti negli occhi. È un sogno! Corri! Fratello mio smettila di lamentarti e agisci per cambiare in meglio la tua vita. Il Signore vede più lontano di te…credilo fermamente e sperimenterai cosa significa veramente "perdersi" nell’Amore Misericordioso di Dio!


1 Circolare n.104 - 1965

2 Lettera Enciclica di Giovanni Paolo II° Dives in Misericordia n. 2

3 Visita Pastorale Cracovia – 18 Agosto 2002

4 Papa Francesco, Omelia a Santa Marta 3-5-2013

5 Salmo 145

6 Salmo115, 5-7

7 Consigli pratici (1933) (El Pan 2)

8 2 Corinzi 3,3

 

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 15 marzo, 2025