P. Aurelio Pérez fam

Marzo 2025

 

 

 

PAROLA DI MISERICORDIA
“Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore” (
Mt 1, 24)

Il mese di marzo per tradizione è considerato il mese di S. Giuseppe, poiché la sua solennità cade il 19 di marzo. Colgo la Parola di misericordia di questo mese dalla Liturgia della sua festa, con l’intento di mettere in evidenza due dimensioni che traspaiono nella vita di colui che Papa Pio IX ha dichiarato Patrono della Chiesa Universale.

Nella Parola citata, Giuseppe appare, in parallelo con l’antico figlio di Giacobbe, come un uomo dei "sogni". Il sogno, nella Bibbia, è spesso un luogo di rivelazione, dove Dio manifesta la sua volontà e i suoi progetti. A Giuseppe, figlio di Davide e sposo di Maria, l’angelo rivela nel sogno, sia il progetto inaudito dell’Incarnazione del Figlio di Dio, di cui lui dovrà prendersi cura come un vero padre, sia la volontà del Signore nelle decisioni concrete da prendere, di volta in volta, per custodire e proteggere il tesoro che il Padre del cielo gli ha affidato. Le due dimensioni che traspaiono nella vita di Giuseppe sono:

a Il suo interrogarsi, sicuramente non privo di angoscia, sulla decisione da prendere di fronte alla gravidanza inaspettata di Maria (cf Mt 1, 18-20a). Lo sentiamo così vicino ai nostri dubbi, incertezze e fatiche nel discernere ciò che è bene davanti a Dio. Possiamo interpretare il "sonno" come il luogo antropologico delle nostre oscurità e incertezze nel discernere.

b Il suo decidersi prontamente, una volta capita la volontà di Dio nel "sogno", luogo teologico della rivelazione di Dio. Giuseppe si desta dal sonno, ha vinto l’incertezza e il dubbio, capisce che cosa Dio vuole e, senza titubanze, lo mette in pratica (cf anche Mt 2, 14.21). In questo dobbiamo riconoscere che assomigliamo poco a Giuseppe. Lui così silenzioso (non dice neanche una parola in tutto il vangelo), noi così loquaci, lui che obbedisce prontamente alle indicazioni puntuali dell’angelo, noi così barcollanti, pigri, indecisi, accidiosi… "Come Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni che hanno lasciato "subito" le reti, la barca… se hai capito quel che Dio ti sta dicendo muoviti; non è questione di fretta ma di luce: se è arrivata la luce, cammina nella luce, perché lasciare la porta aperta alla confusione? … Quanta bellezza della nostra esistenza abbiamo sprecato per aver tergiversato?" (don Fabio Rosini).

Provvidenzialmente nel 2021 Papa Francesco, per la cui salute abbiamo trepidato e continuiamo a pregare, ha dedicato un anno a S. Giuseppe e, quasi in coincidenza, alla famiglia. Non è casuale l’accostamento, visto che il Padre del cielo lo ha scelto come custode provvidente della Santa Famiglia di Nazaret, e a pieno titolo può essere custode e difensore della grande Famiglia della Chiesa e delle nostre famiglie, che sono oggetto di terribili attacchi. Vi invito a rileggere e meditare la lettera che Papa Francesco scrisse per l’occasione, "Patris Corde" (Con cuore di padre).

Possa l’esempio silenzioso ma eloquentissimo di S. Giuseppe accompagnarci in questo cammino di Quaresima, "protesi alla gioia pasquale sulle orme di Cristo Signore", come canta la Liturgia.

MOMENTI e MOVIMENTI SIGNIFICATIVI DEL MESE

In preghiera per la salute di papa Francesco.

Fin dal mese scorso, con la Chiesa intera e tante persone di buona volontà nel mondo, ci siamo raccolti in preghiera, con apprensione carica di affetto, intorno al Santo Padre, papa Francesco, per i gravi problemi di salute che lo hanno colpito. Domenica 23 marzo abbiamo avuto la gioiosa notizia del suo ritorno "a casa", in Vaticano. I medici ci hanno detto che per due volte è stato in punto di morte, ma si vede che il Signore Gesù, Pastore di tutti e Capo del Corpo che è la Chiesa, ne ha ancora bisogno come suo Vicario sulla terra. Continuiamo ad affidarlo a Gesù, medico dei corpi e delle anime, e alle mani piene di tenerezza materna della Vergine Maria.

Sono convinto che anche Madre Speranza è vicina a lui, uomo schietto e sincero, anche nella trasparenza della sua fragilità, uomo del vangelo non del politicamente corretto, coraggioso apripista nel delineare percorsi nuovi di vangelo vivo che rendano presente Gesù Cristo "sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre", pastore che prova a indicare, con il rischio inerente a questo tipo di operazione, degli otri nuovi per il perenne vino nuovo del vangelo. Uomo libero da schieramenti mondani di potere, e come tale "segno di contraddizione", da una parte contestato e rifiutato, dall’altra riferimento morale come pochi in questo nostro mondo così disorientato. Ha indetto il Giubileo straordinario della Misericordia e ora il Giubileo ordinario della Speranza. Misericordia e Speranza inseparabili. S. Giovanni Paolo II ebbe a dire che fuori della misericordia di Dio non c’è speranza per il mondo. La nostra beata Madre Speranza, Apostola dell’Amore Misericordioso, non può che esserne contenta!

 

5 marzo, Mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima

Abbiamo iniziato la Quaresima con il rito solenne e austero delle Ceneri, chiedendo la grazia di vivere l’elemosina (carità che dona), la preghiera e il digiuno con lo spirito suggerito da Gesù, cioè davanti a Dio e non davanti agli uomini, per non rischiare di attribuirci da noi soli una ricompensa, bensì attendere quella che viene dal Padre che vive e vede nel segreto.

"Ricordati che sei polvere… convertiti e credi al Vangelo!". Il Signore "sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere!" (Sal 102), ed è salutare che lo ricordiamo anche noi (se non ci riusciamo da soli s’incaricano di ricordarcelo certi eventi della vita). La conoscenza sincera di noi stessi - diceva Madre Speranza – è la base per la vera conoscenza di Dio. Per grazia, il Signore ha soffiato il suo Spirito nella nostra polvere e ci ha fatti a sua immagine e somiglianza, anzi, nella sua infinita misericordia, il Figlio amato del Padre, ha voluto condividere la nostra polvere perché noi avessimo la vita per Lui.

 

9 marzo: Pellegrinaggio Roma con gli AVSAM per il Giubileo dei Volontari

Una particolare giornata di grazia è stata il giorno 9, prima domenica di quaresima, nella quale siamo andati in pellegrinaggio a Roma con più di 50 Volontari del nostro Santuario, per partecipare al Giubileo internazionale dei Volontari. In Piazza S. Pietro, insieme ai più di 25.000 Volontari, provenienti da tutto il mondo, che costituivano una folla variopinta di numerose Associazioni di Volontariato, abbiamo partecipato alla Santa Eucaristia, presieduta dal Card. Michael Czerny, in rappresentazione del Santo Padre ricoverato al Gemelli. Il Cardinale ha letto l’omelia di Papa Francesco, concludendola con queste parole:

"… sono contento di salutare tutti i volontari che oggi sono presenti a Roma per il loro pellegrinaggio giubilare. Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società. Nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi".

Il Giubileo del Mondo del Volontariato, svoltosi dall’8 al 9 marzo 2025, è stata una celebrazione dedicata a onorare il servizio disinteressato e l’impegno incrollabile dei volontari di tutto il mondo. Questo evento ha avuto lo scopo di riconoscere e valorizzare i contributi inestimabili di coloro che dedicano il loro tempo e le loro energie al servizio degli altri. Tra questi c’è l’Associazione dei Volontari del Santuario dell’Amore Misericordioso, che da poco ha ricevuto il riconoscimento giuridico di Ente del Terzo Settore. A voi carissimi Volontari del Santuario, giunga da queste righe un grazie di cuore per l’amore con cui svolgete il vostro servizio generoso presso il nostro Santuario, soprattutto il fine settimana, quando più numerosi sono i pellegrini. Il Buon Gesù, con Madre Speranza vi ricompensi, benedica voi e le vostre famiglie, con tanta salute e pace, e vi ottenga la gioia promessa ai suoi servi fedeli.Colgo l’occasione per dire a chi fosse interessato a far parte dell’Associazione dei nostri Volontari, di mettersi in contatto con noi, attraverso il Centro Informazioni.

16-18 marzo: Triduo in preparazione alla Solennità di S. Giuseppe

Permettetemi di spendere ancora qualche parola su S. Giuseppe, visto che lui non ne dice alcuna. La preparazione alla festa del patrono della Chiesa universale e anche della nostra Famiglia dell’Amore misericordioso, ha avuto tre giorni particolari nel triduo che precede il 19 marzo. Oggetto di preghiera e riflessione sono state tre caratteristiche del nostro Santo Patrono e Custode, che scandiscono i passi di un ottimo libro su S. Giuseppe di Don Fabio Rosini (ve lo consiglio caldamente!): ACCOGLIERE, CUSTODIRE e NUTRIRE. Ne ho citato un brano, all’inizio, nella Parola di misericordia. Ve ne ripropongo un altro: "Non temere di prendere con te Maria, tua sposa… Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele… Giuseppe non ha semplicemente preso Maria e poi il bambino con lei per spostarli qua e là, ma ha accolto con sé, ha custodito, ha difeso, si è preso cura… Un padre che ti accoglie, che ti prende, ti difende. Uno che si occupa di te. Uno che ci tiene a te. Ne ha avuto bisogno anche Gesù Cristo. Eppure per vivere, biologicamente parlando, sarebbe bastata Maria… no, non bastava. Non basta nascere da una madre. Ci vuole qualcuno che ti accolga, che ti prenda con sé. Ci vuole un padre, sempre. E se non c’è, manca… Vallo a chiedere ad un orfano…".

Oggi si parla di una "società senza padre" … Abbiamo i "capi delle nazioni", "i manager", i "signori della guerra", i "manipolatori" di vario tipo per i loro fini economici o di altro genere, gli "influencer", gli "attori" (drammatici o comici che siano) … e i padri dove sono? ... Le conseguenze sono sotto i nostri occhi.

Capitemi bene… Non voglio essere disfattista proprio nel Giubileo della speranza… sono convintissimo che ci sono anche oggi molti "padri nell’ombra" (così è definito S. Giuseppe nel celebre romanzo dello scrittore polacco Jan Dobraczy-ski, "L’ombra del Padre", dove narra in forma di romanzo la vita di San Giuseppe).

Citando proprio il libro di questo scrittore polacco, nella sua lettera Patris Corde Papa Francesco scrive:

"Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti.

Nella società del nostro tempo, spesso i figli sembrano essere orfani di padre. Anche la Chiesa di oggi ha bisogno di padri. È sempre attuale l’ammonizione rivolta da San Paolo ai Corinzi: «Potreste avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri» (1 Cor 4,15); e ogni sacerdote o vescovo dovrebbe poter aggiungere come l’Apostolo: «Sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo» (ibid.). E ai Galati dice: «Figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi!» (4,19).

Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze. Forse per questo, accanto all’appellativo di padre, a Giuseppe la tradizione ha messo anche quello di "castissimo". Non è un’indicazione meramente affettiva, ma la sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore. L’amore che vuole possedere, alla fine diventa sempre pericoloso, imprigiona, soffoca, rende infelici. Dio stesso ha amato l’uomo con amore casto, lasciandolo libero anche di sbagliare e di mettersi contro di Lui. La logica dell’amore è sempre una logica di libertà, e Giuseppe ha saputo amare in maniera straordinariamente libera. Non ha mai messo sé stesso al centro. Ha saputo decentrarsi, mettere al centro della sua vita Maria e Gesù."

Che lezione per tutti noi!

PRESENZE DI GRUPPI ORGANIZZATI

in questo mese

Dall’inizio di questo mese di marzo si è intensificata la presenza dei gruppi organizzati al Santuario, provenienti da molte parti d’Italia e dall’estero (Spagna, Francia, Slovacchia, Panama, Honduras, Chile, México, Colombia). E anche tante famiglie e singole persone si sono accostate a questa oasi di pace.

1 marzo: Marsala; Salerno.

2 marzo: Associazione AMARLUI da Perugia e dintorni. Questa Associazione che prende il nome da Maria e Luigi Beltrame, è assidua frequentatrice del nostro Santuario, sotto la guida di Cristina e Gianni Epicoco, e anche quest’anno con circa 400 persone, in maggioranza famiglie molto vivaci, hanno riempito di gioia il nostro Santuario.

3 marzo: Pistoia; Molina de Segura (MURCIA – Spagna), Parr. Nuestra Señora de la Asuncion, provenienti dalla terra nativa di Madre Speranza.

4 marzo: Ischia.

5 marzo: Erba (Como), Adoratori di Gesù Misericordioso. Si sono fermati qualche giorno.

6 marzo: Gruppo di Pellegrini da varie parti di Francia.

7 marzo: Gallarate (VA). Permettetemi di spendere una parola, senza offesa degli altri numerosi gruppi, per il gruppo della Slovacchia, che si è fermato qui alcuni giorni. L’anno scorso sono venuti con la Novena all’Amore misericordioso tradotta in slovacco, quest’anno hanno chiesto il testo della Liturgia delle acque per tradurre anche questo nella loro lingua. Molto entusiasti e devoti, accompagnati da ben 4 sacerdoti, guidati dalla signora Monika, insieme al marito e ai tre figli. Cari fratelli e sorelle, portate la luce dell’Amore misericordioso nei paesi dell’Est Europa, ai cui confini imperversano ancora i terribili venti della guerra.

8 marzo: Isola della Scala; Pontedera (Polizia di Stato); Porto Recanati; un grande gruppo delle Famiglie del Cuore Immacolato di Maria da varie parti della Toscana; gruppo da Reggio Emilia, accompagnato dall’infaticabile Luciana Contin, dei nostri Laici dell’Amore misericordioso, che ha ricordato la scomparsa, un anno fa, del carissimo Pierluigi, suo marito.

9 marzo: Terni.

11 marzo: Parrocchia Collevalenza.

13 marzo: Novara con Don Maurizio e la parrocchia Madonna pellegrina.

14 marzo: Gruppo dal Piemonte; Vigevano con il numeroso gruppo di Don Gregorio per l’appuntamento annuale.

15 marzo: Legnago; Orvieto (Associaz. Pietre Vive); Latina; UNITALSI dell’Umbria da Perugia; Rovigo; Anzio; Spina di Marsciano; Marsciano con i Bambini del Catechismo I confessione.

16 marzo: Comunità neocatecumenale di Cartagena, dell’UCAM (Università cattolica di Murcia): un altro gruppo dalla terra nativa di Madre Speranza.

19 marzo: Nella festa di S. Giuseppe ci visita un grande gruppo della Diocesi di Ravenna, presieduto dal proprio Vescovo Lorenzo Ghizzoni.

20 marzo: Castellammare di Stabia.

21 marzo: Ischia con una Confraternita dell’isola; Parma; arriva il grande gruppo dal Santuario della Madonna della Bozzola per l’appuntamento annuale di tre giorni.

22 marzo: Latina; Roma; Sta Maria Capua Vetere; Bologna; Casalnuovo di Napoli; Calvi; S. Anastasia (NA); Arezzo; Treviso; Pozzo di Verona (coro parrocchiale S. Gaetano); gruppo da Panama, Messico, Chile, Honduras, Colombia (si fermano fino a giovedì 27) .

23 marzo: Ancona; Parma (Convento s. Francesco del Prato); Pontecorvo (FR) Centro per Anziani.

24 marzo: Roma.

25 marzo: Solennità dell’Annunciazione del Signore. Parrocchia Collevalenza.

27 marzo: Arrivo dell’UNITALSI di Torino (si fermano fino a domenica 30).

28 marzo: Boves (CUNEO); Pavia.

29 marzo: Putignano (BA) parr. san Domenico; Perugia Castel del Piano, con il grande gruppo di Don Francesco Buono, per l’appuntamento periodico; Imola con don Timberio; Terracina (parrocchia san Domenico Savio); Forlì-Cesena (Cattolici rumeni e italiani di rito bizantino con don Mihai); Roma EUR (Basilica SS. Pietro e Paolo); Roma Tripoli (parrocchia S. Giulia Biliart); Teramo; Spinaceto-RM (giovani della Cresima con P. Filippo, Fr. Joy e Fr. Shinu FAM); Pescara; Casalnuovo-NA; Napoli; Treviso.

30 marzo: Perugia con Don Alessandro e la Parr. S. Lucia; Monterotondo con don Luca e la parr. di Gesù operaio; Roma (comunità Equador); Capranica (VT); Genga con la Pro loco; Livorno-Empoli con la Comunita dei Filippini; Baschi: ritiro incontro famiglie ragazzi della cresima.

 

Foto di gruppo
In preghiera per la salute di papa Francesco In preghiera per la salute di papa Francesco In preghiera per la salute di papa Francesco In preghiera per la salute di papa Francesco
In preghiera per la salute di papa Francesco In preghiera per la salute di papa Francesco In preghiera per la salute di papa Francesco In preghiera per la salute di papa Francesco
5 marzo, Mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima 5 marzo, Mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima Giubileo dei Volontari AVSAM Giubileo dei Volontari AVSAM
16-18 marzo: Triduo in preparazione alla Solennità di S. Giuseppe 16-18 marzo: Triduo in preparazione alla Solennità di S. Giuseppe 16-18 marzo: Triduo in preparazione alla Solennità di S. Giuseppe AmarLui da Perugia
AmarLui da Perugia AmarLui da Perugia Gruppo di Molina de Segura (MURCIA – Spagna) Da Vigevano gruppo di Don Gregorio
Da Ravenna col Vescovo Lorenzo Ghizzoni Da Panama UNITALSI Torino Dalla Toscana
Dalla Toscana Dalla Slovacchia

 

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ultimo aggiornamento 16 aprile, 2025