P. Aurelio Pérez fam

Aprile 2025

 

 

 

PAROLA DI MISERICORDIA
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me anche se muore vivrà!”
(Gv 11,25)

In questo mese di aprile il centro della nostra attenzione è stato occupato dalla celebrazione della Santa Pasqua, la festa più importante di tutto l’anno per noi cristiani. Prendo come parola di misericordia in questo mese, quella che Gesù rivolge a Marta dopo la morte del fratello Lazzaro: "Io-Sono la risurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà, e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno. Credi tu questo?" (Gv 11, 25s). La domanda finale che Gesù rivolge a Marta è ora rivolta a tutti noi: "Credi tu questo?". La risposta a questa domanda di Gesù misura il livello della nostra fede.

Ciò che costituisce il cuore della nostra fede cristiana è la risurrezione di Gesù, non sono né le istituzioni, né i riti, né le celebrazioni e i paramenti sontuosi, né tutte le altre cose sulle quali spesso facciamo battaglie inutili, cose tutte passeggere e mutevoli. Il cuore della nostra Tradizione immutabile è il kerigma, l’annuncio della morte e risurrezione del Signore. "A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture" (1Cor 15, 1ss).

E questa fede ha anche una ricaduta immediata sul nostro destino e il senso ultimo della vita: "chi crede in me anche se muore vivrà, e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno". Anche questa affermazione è compresa nella domanda che Gesù ci rivolge: "Credi tu questo?".

Vi confesso che rimango molto perplesso di fronte a persone che sono attratte emotivamente dai riti, dalle celebrazioni, dalle forme esterne… e dubitano della risurrezione. Anche i pagani avevano (… e hanno!) riti, celebrazioni, forme splendide e suggestive. La fede in Cristo morto e risorto è ciò fa la differenza. Intorno a Lui ruota e acquista senso tutto il resto.

Queste parole di Gesù hanno una risonanza particolare nell’evento che ha scosso la vita della Chiesa con la morte a questo mondo del nostro amato Papa Francesco. Proprio il lunedì di Pasqua, nella luce della risurrezione di Cristo, anche il Papa ha vissuto la sua Pasqua definitiva: è passato da questo mondo al Padre. Benediciamo il Signore per averlo donato a noi, alla Chiesa, al mondo.

Carissimi fratelli e sorelle, ravviviamo la nostra fede nella risurrezione del Signore, e traiamone le conseguenze per la nostra vita ancora pellegrina nel tempo. Siamo tutti pellegrini di speranza, diretti verso quella patria nella quale ci aspetta il Vivente, Colui che ha vinto la morte e l’inferno e ora vive per sempre e desidera ardentemente farci vivere con Lui per l’eternità.

MOMENTI e MOVIMENTI SIGNIFICATIVI DEL MESE

LA PASQUA DEL SIGNORE

L’evento centrale non solo di questo mese ma di tutto l’anno è stata la Pasqua del Signore, che abbiamo celebrato, qui al Santuario, con il consueto clima di gioia e di grande partecipazione.

 

La Settimana Santa

La Domenica delle Palme è il portico d’entrata nella Settimana Santa. Lo abbiamo vissuto con una intensa partecipazione di pellegrini e con molta gioia. Le celebrazioni Eucaristiche e della Penitenza, accompagnate dalla Liturgia delle acque, hanno visto una grande affluenza e tanta effusione di misericordia da parte del Signore, e questa caratteristica è stata costante in tutta la Santa Settimana.

Grazie a Dio non mancano gli ulivi nella nostra zona, e questo memoriale dell’accoglienza di Gesù a Gerusalemme è ormai diventato un eloquente simbolo di pace, motivando più intensamente la preghiera urgente per la pace nel nostro mondo: accogliere Gesù Cristo che viene a noi mite e umile, cavalcando un asinello, significa accogliere la Pace di Dio, che non coincide con quella degli uomini. "Vi lascio la pace, vi do la mia pace – dirà Gesù – non come la dà il mondo". Per ottenerci questa Pace Gesù ha dato la vita sulla croce.

Sempre suggestiva e coinvolgente, sulla Piazza prima della S. Messa delle 17, la Sacra Rappresentazione dell’entrata di Gesù a Gerusalemme, fatta dagli abitanti di Collevalenza, dai piccini ai più grandi, in costumi d’epoca. Grazie cari amici per questo impegno annuale!

Il SANTO TRIDUO PASQUALE

si è aperto con l’Eucaristia in Coena Domini del Giovedì Santo, presieduta dal Vescovo P. Domenico Cancian. Il memoriale della Pasqua che rivive nella Santa Cena, ci fa vivere insieme l’Istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio al suo servizio, la lavanda dei piedi e il comandamento nuovo. "Fate questo in memoria di me… amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato… se io ho lavato i piedi a voi anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri…". Grazie Gesù perché - come dice Madre Speranza - quando gli uomini, per invidia, tramavano per cacciarti via da questo mondo, tu hai trovato il modo per rimanere con noi, per sempre.

Nell’Altare della Reposizione, preparato con amorevole cura nel Santuario del Crocifisso, abbiamo adorato l’Amore fatto Eucaristia, prima in un’ora di veglia comunitaria, animata devotamente da P. Massimo Tofani, e poi continuando a vegliare in adorazione per tutta la notte.

Il Venerdì Santo ci ha visti raccolti in comunità per celebrare, di mattina, le Lodi e l’Ufficio delle Letture, continuando poi la preghiera individuale silenziosa. Nel primo pomeriggio, c’è stata la Via Crucis nel Parco guidata da Don Ruggero Ramella, che ci ha aiutato ad accompagnare il Signore sulla Via del dolore. È seguita, poi, la Celebrazione della Passione del Signore, presieduta dal Vescovo Don Mario Ceccobelli, nella quale abbiamo ascoltato la lettura della Passione, abbiamo innalzato la preghiera universale, poi adorato la croce della nostra Redenzione, concludendo con la Santa Comunione al Corpo del Signore immolato per nostro amore.

La giornata si è conclusa con la Sacra Rappresentazione, molto ben preparata, fatta di nuovo dalla gente di Collevalenza. Ormai è una tradizione molto sentita. Grazie di nuovo cari amici.

Il Sabato Santo è stato caratterizzato dal clima, vissuto insieme a Maria, di grande silenzio e preghiera che accompagna il Re che si è addormentato.

Culmine di tutto il Santo Triduo è stata Solenne Veglia della notte di Pasqua presieduta da P. Aurelio Pérez, "notte veramente beata", unica testimone dell’ora e del momento in cui il Signore è risorto dal sepolcro. È iniziata con il rito della Luce e del Cero pasquale simbolo di Cristo Risorto, a cui abbiamo acceso le nostre candele, simbolo della nostra risurrezione con Lui. Dopo il canto solenne dell’Exultet abbiamo gustato l’abbondante ricchezza della Parola di Dio, dalla prima creazione nella Genesi fino alla nuova creazione nella Risurrezione del Signore, facendo memoria delle gesta compiute dal nostro Dio nell’arco della storia della salvezza, fino al "giorno che ha fatto il Signore". L’ALLELUIA e il Gloria con il suono delle campane a festa hanno inondato di gioia lo splendore questa notte. La memoria del nostro battesimo e l’aspersione con l’acqua benedetta, hanno preceduto la solenne concelebrazione dell’Eucaristia. Ho notato che, nonostante l’ora tarda, la gente che riempiva la Basilica ha partecipato con molta attenzione ad ogni momento della celebrazione, persino i bambini.

Il giorno di PASQUA

È stato il seguito dell’Eucaristia della notte santa, una grande azione di grazie prolungata per tutto l’arco di "questo giorno che ha fatto il Signore", in ogni celebrazione eucaristica, in ogni assoluzione sacramentale dai peccati, in ogni incontro con i fratelli e le sorelle, scambiandoci gioiosamente gli auguri pasquali. Benedetto sii tu Signore per la tua santa Risurrezione con la quale hai dato a noi nuova vita!

LA PASQUA DI PAPA FRANCESCO

Proprio il lunedì di Pasqua ci attendeva la sorpresa: a mezza mattina arriva il comunicato ufficiale dalla Santa Sede sul passaggio di Papa Francesco da questo mondo al Padre. Il giorno prima, sebbene molto affaticato e sulla sedia a rotelle, aveva salutato i tanti pellegrini dalla loggia sulla facciata della Basilica di S. Pietro, e poi aveva fatto il giro della Piazza salutando la gente… per l’ultima volta.

Grazie papa Francesco, grazie per aver portato con Gesù, e a imitazione di Lui, la croce della malattia e anche quella dell’incomprensione e del rifiuto, vero "segno di contraddizione" come il tuo Signore. Hai donato alla Chiesa una testimonianza profetica con l’esempio della tua vita semplice, evangelica, umile, vicina agli ultimi e ai più piccoli… sulle orme del tuo Maestro Gesù. Ci rimangono negli occhi e nel cuore tante immagini che hanno segnato il tuo Pontificato. Hai pregato, solitario in Piazza S. Pietro, per l’umanità sofferente e terribilmente impaurita durante la pandemia del Covid. Sei stato profeta inascoltato di pace: voglia il Signore che il grido che hai innalzato davanti Lui e davanti agli uomini, produca frutti di riconciliazione in questa nostra umanità lacerata da guerre e divisioni. La MISERICORDIA e la SPERANZA sono state penso le cifre del tuo servizio sulla sede di Pietro, e non casualmente ad esse hai dedicato i due Giubilei del tuo pontificato. Da questo Santuario dell’Amore Misericordioso di Gesù, noi figli di Madre Speranza ti siamo molto grati e ci sentiamo Chiesa.

Come tu ci chiedevi spesso, abbiamo pregato molto per te, soprattutto in questi ultimi giorni, ora tu prega per noi, perché ci è dolce vederti nella Luce di Cristo risorto: "gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra!" (Sal 15).

 

Gruppi UNITALSI e altri gruppi di malati

Sempre più frequentemente ci stanno visitando vari gruppi dell’UNITALSI da varie parti d’Italia. Questo mese è arrivata la sottosezione Unitalsi di Recanati, quella della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto, ma per la prima volta abbiamo avuto un gruppo numeroso dell’UNITALSI da tutta la Toscana, che si è fermato per tre giorni, dal 25 al 27, con un programma ben articolato. Guidati da Don Fabiano, dal presidente dell’Associazione, e con un nutrito gruppo di Dame e Barellieri che accompagnavano i malati, hanno vissuto intensamente l’esperienza al Santuario tra celebrazioni dell’Eucaristia e della Penitenza, Veglia di Adorazione Eucaristica per papa Francesco, Fiaccolata con S. Rosario in Piazza, temi di riflessione… Si è aggiunta a loro la felice presenza del Vescovo emerito Riccardo, frate minore, proveniente dai funerali di papa Francesco, che ha presieduto l’Eucaristia conclusiva di domenica 27. Sono ripartiti con molto soddisfatti, lasciando a noi una testimonianza di gioia pasquale.

Desidero segnalare anche la presenza di altri due gruppi di fratelli e sorelle disabili con i loro bravissimi accompagnatori: un’Associazione di sordi da varie parti di Europa, e un altro gruppo della "Casa del Sole" di Mantova, fondata dalla benemerita e a noi cara Vittorina Gementi, della quale è iniziato il processo per la Beatificazione.

Grazie fratelli e sorelle carissimi che portate da risorti la croce di nostro Signore!

 

Gruppi dall’estero

Un’altra presenza che desidero sottolineare è quella dei gruppi che anche questo mese ci hanno visitato da paesi esteri, tra i quali sta crescendo la conoscenza del nostro Santuario e della vita santa e del messaggio di Madre Speranza.

Abbiamo accolto, in questo mese, pellegrini dagli Stati Uniti d’America, dall’Argentina, dal Messico e altri paesi dell’America Latina, dalla Polonia (2 ­­­gruppi), dall’Australia, dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia, dal Belgio, dall’Inghilterra, dalla Repubblica Ceca.

Ringraziamo il Signore, e ricordiamo ciò che Madre Speranza diceva a noi: "Non dimenticate, figli miei, che siete stati chiamati per far conoscere al mondo intero l’Amore Misericordioso del buon Gesù non con belle parole, ma con la vostra vita d’amore, sacrificio, abnegazione e carità con tutti specialmente con i peccatori e gli abbandonati." (M. Speranza, Circolari, 20, n. 646).

PRESENZE DI GRUPPI ORGANIZZATI (foto varie)

4 aprile: Diocesi di Asti, con il loro Vescovo Mons. Marco Prastaro; S. Marco Argentano (CS); Valdagno; Casale Monferrato, pellegrinaggio della Caritas; Lamezia Terme.

5 aprile: Pozzuoli (Parr. S. Martino); Chieti; Firenze; Pescara; Recanati – UNITALSI; Roma, con suor M. Rosa; S. Nicolò di celle (PG); Pontedera, Polizia di Stato; Udine; Ciampino; Bari; Parma; Iseo; Perugia, Grp di Ucraini; Todi, parrocchia del Crocefisso, giovani amici di Carlo Acutis; Terni.

6 aprile: Caserta, con don Paolino.

7 aprile: Pozzuoli.

8 aprile: Parrocchia di Collevalenza.

10 aprile: Rieti.

12 aprile: Forlì, con don Piero Boscherini; Pollenza-MC (parr. S. Maria di Nazaret); Treviso; Nettuno; Pesaro-Urbino-Fano; Roma (Parr. Ss. Domenico e Sisto – Angelicum); Verona e Mantova; Vigevano.

13 aprile: Macerata; Quarrata.

16 aprile: Castelli Romani.

21 aprile: Viareggio; Santa Maria degli Angeli.

22 aprile: "Amici di Carlo Acutis" dalla Germania e dall’America Latina; Noto; Parrocchia Collevalenza.

24 aprile: Comacchio (Santuario di S. Maria di Comacchio); Fermo; Lanciano.

25 aprile: Palombara Sabina, UNITALSI della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto; gruppo di Filippini da Roma; Napoli, con don Michele (Parr. S. Maria della Provvidenza); UNITALSI della Toscana; Genova.

26 aprile: Castellammare di Stabia; Chieti; Perugia con Don Roberto Biagini SDFAM; Conegliano.

27 aprile: Tivoli, Gruppo "Amici Di Tivoli"; Recanati; 2 Gruppi dalla POLONIA; 1 gruppo dall’AUSTRALIA.

28 aprile: Campobasso – Matrice; Palermo; Passo Corese; Associazione Europea di sordi da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Germania, Belgio, Repubblica Ceca.

30 aprile: Mantova, con il Vescovo della Diocesi Mons. Giammarco Busca, che accompagnava alcuni disabili della "Casa Del Sole", di ritorno dal loro Giubileo a Roma; Associazione Nazionale carabinieri, Sezione "Gennaro Soricelli" di Benevento.

Foto di gruppo
Giovedì Santo
Giovedì Santo Giovedì Santo Altare della Reposizione
Pellegrini Unitalsi
Pellegrini Unitalsi Unitalsi Toscana Unitalsi Toscana Unitalsi Toscana
Unitalsi Toscana Unitalsi Toscana Pellegrini dalle Filippine Pellegrini dalle Filippine
Pellegrini dalle Filippine Dalla Diocesi di Asti Dalla Diocesi di Asti Dalla Diocesi di Asti
Processione Giubilare Processione Giubilare

 

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ultimo aggiornamento 12 maggio, 2025