La misericordia di Dio per gli uomini si è resa pienamente, personalmente e immediatamente presenta, manifesta e operante, nell'esistenza umana di Gesù.

"Cristo è Dio in modo umano; è uomo in modo divino" (13). Di conseguenza l'amore umano di Cristo per gli uomini è la manifestazione e la comunicazione piena, personale e immediata, dell'amore di Dio agli uomini. E l'amore di Dio che ci raggiunge nella tenerezza di un cuore umano che è al tempo stesso cuore di Dio. "Poiché questo uomo che io posso indicare con un dito, esiste; posso dire che Dio mi ama e ama gli uomini" (14). Gesù Cristo manifesta e comunica in modo unico l'amore salvatore di Dio. In altre parole è il sacramento per eccellenza dell'amore di Dio. E, siccome questo amore è anzitutto misericordia, possiamo affermare con rigore che Gesù Cristo è il Sacramento della misericordia di Dio.

L'affermazione suddetta non è una pura e fredda affermazione teologica. La condotta del Gesù terreno, testimonia dagli evangelisti, nei confronti di ogni tipo di indifesi, emarginati, peccatori della società del suo tempo è impregnata di questa intenzione esplicita: riflettere e attualizzare l'amore misericordioso del Padre, offrirgli la sua umanità perché in essa Dio si avvicini ai deboli della terra. Le parabole della misericordia pronunciate da Gesù hanno inoltre la pretesa di fare un ritratto vivo del volto misericordioso del Padre.

Con la stessa forza, però, cercano di difendere e di giustificare il comportamento di Gesù davanti a coloro che si ribellano per la "scandalosa" accoglienza fatta dal Signore ai pubblicani, lebbrosi e prostitute. Quelli non cessano di chiedergli: "Perché tratti con questa gente della quale nessuna persona perbene vuole saperne?" La risposta di Gesù è rivelatrice: "Perché Dio è così: buono con i poveri, pieno di gioia nell'andare incontro a ciò che è perduto, guidato dall'amore paterno nei riguardi del figlio che aveva perso la sua dignità, clemente con quelli che non hanno speranza, con gli abbandonati e i bisognosi. Se Dio è così, vuole operare così attraverso di me che lo faccio presente" (15).

L'affermazione sulla sacramentalità di Gesù è una trasposizione teologica della Parola della Scrittura: "Gesù è la epifania della filantropia di Dio"(16).


13) SCHILLEBEECKX, E.: "Le Christ, sacrament de la recontre de Dieu", Paris. Cerf. 1960. p. 38.

14) RAHNER, K.: "La Iglesia y los sacramentos". Barcellona. 1967 p. 20.

15) JEREMIAS, J.: "Las parabolas de Jesùs". Estella. Verbo Divino 1970. p. 177 e 179.

16) T. 3,4.