pastorale familiare

Marina Berardi

Maria, invitata nella "piccola chiesa domestica".
E c’era anche Gesù...

 

Maggio. Un mese da sempre dedicato a Maria e caro a ciascuno di noi. Un mese che, dopo averci fatto assaporare la gioia del Tempo pasquale e della Pentecoste, ci ha riportato nel tempo ordinario.

Ed è proprio in un ordinario mercoledì che una coppia scelse di pronunciare il proprio "Sì", sapendo che sarebbe stato il loro amore a renderlo straordinario e che Maria avrebbe continuato a custodire fra le sue mani le fedi che le avevano affidato.

Ho chiesto a questa famiglia di narrarsi perché la loro è una storia di Speranza e può illuminare lo sguardo e scaldare il cuore di tante famiglie.

 

La nostra famiglia nasce ai piedi del Crocifisso dell’Amore Misericordioso nel giorno della Festa di Maria Mediatrice. Niente per caso, anzi, una scelta dettata dal bisogno di esprimere la nostra gratitudine a Dio Amore Misericordioso per averci accolti da fidanzati nell’Associazione dei Laici Amore Misericordioso e nella grande Famiglia fondata da Madre Speranza, permettendoci così di approfondire e scoprire le ricchezze del Suo Cuore di Padre!

Una scelta nata dalla consapevolezza che per poter custodire il sacramento del nostro matrimonio e costruire una famiglia cristiana avevamo bisogno dell’aiuto di una Mamma e Sposa speciale: Maria! "Lei che sta sempre al nostro fianco per portare il carico più pesante", come ci assicura Madre Speranza.

In realtà il Signore, nella sua grande generosità, di Mamme speciali ce ne ha date due: la Vergine Maria e Madre Speranza, stelle meravigliose, capaci di illuminare continuamente il nostro cammino, di orientare i nostri passi, di sostenerci nei momenti più difficili e di guidarci nei faticosi discernimenti.

Infatti il tempo della "Croce" non è tardato ad arrivare anche nella nostra famiglia e come uno tsunami ci ha portato via tutte le nostre sicurezze! Come dice la Parola: "Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa…" (Mt 7,24-27).

Tante sono state le prove e le povertà, ma tutto questo è servito per comprendere quale sia la ricchezza più grande per una Famiglia: la Fede nell’Amore di Dio! Abbiamo spesso ricordato e ripetuto con l’apostolo Paolo: "Quando sono debole è allora che sono forte..." (2Cor,12,10). Questo sentirci profondamente bisognosi e fragili, senza alcuna certezza umana, ci ha spinto ad abbandonarci ancor di più nelle braccia di Dio che, come un buon Padre, è felice di soccorrere il figlio che a Lui si affida! Così la nostra "povertà" è diventata, ancora una volta, la "capanna" dove è sbocciata la Sua Salvezza e ha regnato la Sua Onnipotenza.

Non servono meriti per ricevere la Sua Misericordia, anzi sembra che Dio moltiplichi la Sua Grazia in proporzione alla nostra miseria e piccolezza, come ripeteva Madre Speranza. Pensiamo che nella nostra famiglia si sia trovato a suo agio. A Lui basta vedere le nostre mani che cercano le Sue, il nostro cuore aperto ad accogliere il Suo Amore.

Allora tutto si trasforma in… Provvidenza, anche il Tempo della prova. Questo diventa occasione per far esperienza della Sua Misericordia e, come ci ricorda la Parola, di condivisione ed apertura all’altro: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10,8). Infatti, colui che sente di aver ricevuto tanto da Dio impara a guardare il fratello bisognoso con occhi nuovi…

Nessuno infatti, può donare misericordia, il proprio tempo, se stesso se non ne ha fatto esperienza in prima persona, ossia se non è stato anche lui un "bisognoso" soccorso dall’ Amore di Dio!

Così anche noi oggi, come famiglia, sentiamo il desiderio di stendere le nostre mani verso tutti quei fratelli che il Signore ci permette di incontrare lungo il cammino e che in modi diversi vivono tante sofferenze! Nei loro volti si nasconde quello di Cristo e, nell’incontro con Cristo, pur pensando di donare, continuiamo a ricevere il centuplo… È la grandezza dell’Amore di Dio che riempie della sua presenza ogni cosa e cerca ogni pretesto per continuare a colmarci delle sue ricchezze.

Così quando andiamo a letto la sera, insieme ai nostri due figli, ci portiamo nel cuore la gioia di ogni incontro, per il quale dobbiamo ringraziare il servizio che ci è stato affidato presso la Caritas della nostra Diocesi.

Pensiamo a Tania che stiamo aiutando ad uscire dalla terribile schiavitù della prostituzione, vissuta con sofferenza e paura, partecipiamo alla gioia per quel suo primo lavoro da persona "normale", tanto da dire: "Sono felice perché i soldi che ho guadagnato oggi sono puliti"!

Pensiamo all’indiano Ajit che sembrava destinato a perdere per sempre la vista insieme al rischio di non avere un tetto sotto cui rifugiarsi e nessuno che potesse occuparsi di Lui. Ora, grazie alla collaborazione di tanti volontari, ha cominciato la laser terapia, ha una casa e tante persone che si occupano di lui!

A volte basta unire le forze, invocare l’aiuto di un Padre buono e di una tenera Madre che sono sempre al nostro fianco, per riuscire a ridare speranza a quanti sono nella disperazione!

Tante davvero le storie che andrebbero "contemplate" più che raccontate, perché la Misericordia di Dio è veramente per Tutti!

 

Pregare insieme il Rosario: una proposta audace!

 

Nell’Anno di San Giuseppe il Decreto emanato dalla Penitenzieria Apostolica l’8 dicembre 2020 sulla concessione delle Indulgenze, stabilisce che il dono speciale dell’Indulgenza plenaria sarà concesso a varie condizioni, tra le quali «la recita del Santo Rosario nelle famiglie e tra fidanzati». Un dono bellissimo!

I fidanzati potranno, fino all’8 dicembre 2021, conseguire l’Indulgenza plenaria con la recita del Rosario e l’adempimento delle altre condizioni previste (Confessione, Comunione Eucaristica, preghiere per le intenzioni del S. Padre: Padre Nostro, Ave Maria).

Nell’Anno Famiglia Amoris Laetitia è provvidenziale che San Giuseppe proponga ai fidanzati di pregare insieme, rivolgendosi con fiducia e amore a Maria, la sua dolcissima sposa. Per questo mettiamo a disposizione di tutti un Rosario pensato appositamente per i fidanzati, con riflessioni e preghiere a loro dedicate. A breve pubblicheremo anche un Rosario per i bambini e per le famiglie, perché la preghiera possa ricreare in tutte le nostre Chiese domestiche lo stesso clima di amore e amicizia che si viveva nella famiglia di Nazareth.

da: (laityfamilylife.va)

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ultimo aggiornamento 11 giugno, 2021