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MADRE SPERANZA E LA DEVOZIONE A MARIA MEDIATRICE |
I
l domenicano spagnolo Padre Arintero (1860-1928), diffuse con la parola e con gli scritti la devozione a Maria Mediatrice, questo titolo mariano costituì la base del suo apostolato e della sua riflessione mistica. Contribuì alla diffusione dell’immagine di Maria Mediatrice che fu ripresa e diffusa da Madre Speranza e poi anche dall’opera ecclesiale dei "Fojers de Charite" fondata nel 1936 dalla mistica francese Marthe Robin e dal Padre George Finet. La pietà mariana di Madre Speranza considerava Maria come mediatrice di tutte le grazie, e col passare del tempo la devozione a Maria Mediatrice divenne sempre più viva, alimentata sicuramente dall’attività divulgativa di Padre Arintero. Madre Speranza nel 25° di Fondazione delle Ancelle arrivava ad affermare che l’esempio da imitare per la vita religiosa è Maria Mediatrice. Per accrescere e diffondere la devozione a Maria, i Figli dell’Amore Misericordioso a Fermo commissionarono una grande tela di Elis Romagnoli raffigurante Maria Mediatrice. La tela l’8 dicembre 1956, fu esposta alla venerazione nell’altare maggiore della Chiesa del Carmine a Fermo e dal 2 marzo 1969 si trova presso la Basilica di Collevalenza. Nel dicembre del 1959 Madre Speranza, su ispirazione del Cielo, compose la "Supplica a Maria Mediatrice". Madre Speranza dunque ha svolto un ruolo importante nella diffusione di questo titolo mariano e, a livello storico, ha partecipato al fermento che si andava diffondendo negli ambienti ecclesiali per la promozione del dogma sulla mediazione di Maria. Nell’anno 1958 in occasione del terzo Capitolo Generale delle EAM, chiese a Giovanni XXIII a nome delle madri capitolari, di poter elevare Maria Mediatrice a protettrice della congregazione femminile, richiesta che fu ampiamente accordata. Il 9 settembre del 1959 Madre Speranza con una lettera circolare invitava le sue figlie e i suoi figli ad aderire ad una crociata di preghiera a livello mondiale per la promozione dogmatica della mediazione universale di Maria e il 2 dicembre 1960 viene inaugurata nel piazzale delle piscine una statua in marmo di Carrara raffigurante Maria Mediatrice.La questione della mediazione di Maria nel Concilio Vaticano II è stata ampiamente discussa ed è stato il punto più dibattuto del capitolo ottavo della Lumen Gentium, dove si ribadisce che uno solo è il Mediatore ed è Cristo e la mediazione di Maria non oscura ne sminuisce l’unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia. (Dalle Cronache della Famiglia religiosa dell’A. M.)
Maratona del Rosario in onore di Maria |
Maggio, che la tradizione vuole dedicato alla Vergine Maria, al Santuario è stato vissuto con intensa partecipazione da parte della Famiglia dell’Amore Misericordioso, dei pellegrini e di quanti vivono nei paesi confinanti delle due province di Perugia e di Terni. Il Santuario ha aderito "con gioia" all’iniziativa di Papa Francesco, che, "raccogliendo il desiderio dei tanti fedeli nel mondo", ha chiesto alla Chiesa di unirsi in preghiera per la fine della pandemia. L’iniziativa promossa dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione porta il tema "Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio" (At 12,5)":
"Questa chiamata comunitaria vuole cercare di realizzare una preghiera continua, distribuita sui meridiani del mondo, che sale incessantemente da tutta la Chiesa al Padre per intercessione della Vergine Maria". Come ha spiegato la nota del Pontificio Consiglio: "con la preghiera del Rosario ogni giornata del mese è caratterizzata da un’intenzione di preghiera per le varie categorie di persone maggiormente colpite dal dramma della pandemia".L’evento ha coinvolto in modo particolare 30 santuari mariani di tutto il mondo, rappresentativi dei cinque continenti, «perché si facciano promotori presso i fedeli, le famiglie e le comunità della recita del rosario per invocare la fine della pandemia». Il Papa in persona ha aperto la preghiera il primo maggio presso la Madonna del Soccorso, per concluderla lui stesso il 31 nei Giardini Vaticani. In sintonia con tutta la Chiesa e con l’intenzione proposta dall’organizzazione per ogni giorno, qui al Santuario, le comunità di FAM-EAM hanno guidato il Santo Rosario alle ore 18 ogni giorno con la presenza di fedeli e pellegrini animati da una grande devozione a Maria.
Notizie dal Santuario |
La seconda metà del mese di maggio ha registrato un significativo risveglio del flusso di pellegrini sia di passaggio che di soggiorno. Man mano che trascorreva il tempo migliorava la situazione pandemica del Covid19, si è visto incrementato il numero di coloro che son venuti al Santuario per una o più giornate di spiritualità, per sostare in preghiera davanti al Crocifisso e alla tomba della Madre. Sono molti i giovani, le famiglie, gli ammalati nel corpo o nell’anima che son venuti con tanta fede e fiducia per incontrarsi con l’abbraccio misericordioso del Padre nella Confessione o nella Liturgia delle acque e poi sono ripartiti da questo luogo con tanta pace nel cuore.
– Il 2 maggio, i nostri confratelli P. Javier Martinez, P. Piero Orsini e P. Quinto Tomassi (insieme a P. Carlo Andreassi dal cielo), hanno festeggiato il 50° della loro Ordinazione sacerdotale. Ci siamo uniti con gioia al loro ringraziamento, sperando di poterlo fare in presenza quando le circostanze lo permetteranno.
– Anche quest’anno nei giorni 6, 7 e 8, c’è stato il triduo in preparazione alla festa di Maria Mediatrice. L’8 maggio, i pellegrini arrivati al Santuario e i fedeli hanno avuto la possibilità di festeggiare con la Famiglia dell’Amore Misericordioso il giorno dedicato a Maria Mediatrice; al mattino in Cripta, nella S. Messa delle ore 06.30, i Figli dell’Amore Misericordioso abbiamo rinnovato la nostra consacrazione al Signore.
– Dal 9 al 13 maggio, dopo la pausa lunga e forzata dalla pandemia, abbiamo ripreso il cammino di iniziazione in presenza con i sacerdoti diocesani: D. Maurizio Busetti (Pordenone), D. Massimo Bazzichetto (Vittorio Veneto), D. Carlo Cattaneo (Vigevano) e D. David Girolami (Foligno). In questo incontro al Santuario, l’11 maggio durante i Vespri ha avuto luogo il rito d’accoglienza ufficiale dei 4 postulanti SDFAM. P. Aurelio Pèrez ha caldamente ringraziato i sacerdoti e ha affidato a P. Ottavio Bianchini FAM, con la collaborazione di altri Padri, la loro formazione. Rimaniamo uniti nella preghiera nello spirito di Madre Speranza per questa bella missione che la Chiesa oggi con urgenza ci chiede.
– Il 31 maggio, nel ricordo del 7° Anniversario della Beatificazione di Madre Speranza, si è voluto dare particolare solennità nelle Sante Messe celebrate durante tutta la giornata particolarmente in quella delle ore 17,00, presieduta dal Superiore generale P. Aurelio Pérez, FAM, alla quale hanno partecipato tanti fedeli.
– È tornata anche quest’anno, mossa da una dimensione di speranza ancora più esplicita, la «Notte dei Santuari». Una esperienza ben riuscita nel giugno del 2019, è stata riproposta come segno di avvio delle attività che si sono fermate a causa della pandemia. È stata celebrata il 1° giugno alle 20.30. Ogni Santuario ha offerto ai propri fedeli un format locale. Lo schema comune, predisposto a livello nazionale dalla CEI, ha previsto un «rito di apertura della Porta della Speranza e l’accensione della Lampada». L’iniziativa ha voluto essere il segno di una ripartenza, la Speranza della rinascita, dopo gli eventi dolorosi e difficili vissuti nei mesi passati. Al nostro Santuario si è conclusa con la Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Mario Ceccobelli, vescovo emerito di Gubbio, seguita dall’omaggio floreale della parrocchia di Collevalenza a Maria Mediatrice.
Ordinazioni diaconali FAM |
Sabato 29 maggio 2021, vigilia della Santissima Trinità, la Famiglia dell’Amore Misericordioso è stata in festa per l’ordinazione diaconale di tre suoi membri FAM: Fr. Massimo Tofani (Roma), Fr. Antony Raj e Fr. Jesmon Jermiyas dall’India. Il rito, presieduto da Mons. Domenico Cancian FAM, vescovo di Città di Castello, è stato celebrato nella Basilica. L’animazione liturgica è stata curata dal cerimoniere D. Luca Castrica e dal maestro Marco Venturi direttore della corale Madre Speranza.
Le comunità di Collevalenza insieme a tanti fedeli e amici hanno risposto con molto fervore a questo felice evento. I tre diaconi durante tutto quest’anno della pandemia del Covid19 hanno prestato il servizio liturgico con semplicità ed efficacia al Santuario. Il nostro più sentito ringraziamento e il sincero augurio perché questa bella esperienza di Famiglia, trasmessa a Collevalenza e altrove, possa suscitare nel cuore di tanti giovani il desiderio di conoscere la nostra Famiglia religiosa e rispondere così alla chiamata del ‘Buon Gesù’. A conclusione della Celebrazione Eucaristica P. Aurelio Pérez, Superiore generale FAM, ha ringraziato i partecipanti alla Cerimonia e ha augurato ai tre neo-diaconi di giungere al ministero sacerdotale con un diaconato umile e generoso.
Foto di gruppo |
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ultimo aggiornamento
11 giugno, 2021